Canone Rai nel caos: le aziende non sono pronte

E’ ancora caos sul canone Rai a circa due mesi dall’approvazione della norma contenuta nella Legge di Stabilità sull’inserimento dello stesso nella bolletta elettrica. Le aziende brancolano nel buio e non sono ancora pronte ad affrontare il cambiamento. «Siamo al 15 febbraio, ma le imprese del settore ancora non sanno come dovranno esigere il canone Rai»: è l’allarme lanciato da Chicco Testa, presidente di Assoelettrica, sul Onoff, il blog dell’associazione. «Il rischio è che si arrivi impreparati alla scadenza del prossimo luglio. Le imprese devono predisporre i necessari sistemi informatici per emettere le nuove fatture modificate, bisogna incrociare le banche dati, occorre chiarire una lunga serie di problemi che ancora non sono stati sciolti, dalla questione dei ritardati pagamenti alla morosità, dall’eventualità di un cambio di fornitore ai pagamenti parziali, dai reclami ai contratti non residenti». Testa poi sottolinea che Assoelettrica e Utilitalia «hanno preparato un documento circostanziato che elenca tutti i problemi aperti, ma il ministero per lo Sviluppo economico ancora non ci ha dato risposta. E il tempo ormai stringe».

Il problema reale — scrive Il Tempo — è di intrecciare i dati di familiari conviventi, residenti, e intestatari della bolletta elettrica e intestatari del canone Rai. Sono numerosi i casi in cui i titolari del contratto elettrico e della casa non coincidono. La Legge di Stabilità dava al governo 45 giorni di tempo dall’inizio dell’anno per mettere a punto le norme: il termine quindi è scaduto, mentre però il tavolo tra Mise, Mef, Autorità per l’energia elettrica e il gas e gestori è ancora aperto e sta discutendo dei nodi da sciogliere.

Sul fronte dei dettagli per l’attuazione della nuova misura, intanto, emerge che i coniugi che hanno la residenza in due luoghi diversi pagheranno il canone due volte, mentre gli inquilini residenti, nel caso che non avessero l’utenza elettrica intestata, dovranno comunque pagare il canone Rai, con modalità che sarà il Mise a stabilire e comunicare nelle prossime settimane.

 

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